5° giornata - La Solita Storia

Sempre a polemizzare, sempre a dire che c'è qualcosa che non va. Storia già vista, me ne rendo conto, ma una cosa è certa: non è certamente sensato questo GoalUnited.
Lo chiedo direttamente al Presidente del Rione Castelo United, che ormai visita spesso queste pagine, proponendo una nuova Intervista doppia, dopo la sfida di sabato scorso..

La parola a Gregorio Indelicato:

1) Come aveva pensato di affrontare il suo avversario, sulla base di quanto sapeva della probabile formazione contro cui si sarebbe trovato in campo?

Il Riallotag è sceso in campo ben schierato, forte di un attacco a 3 punte per poter scardinare la massiccia presenza difensiva del castello, che opponeva ben 5 giocatori nel reparto difensivo (anche se 2 solamente di rilievo, perchè la parte destra dello schieramento è sempre stata priva di fenomeni); sulle fascie lo scontro si preannunciava interessante ma entrambe le squadre disponevano di ottimi giocatori laterali, pertanto non credo che una delle due potesse predominare rispetto all'altra. L'attacco del Rione è di quelli che fanno paura: Mariotti (2.8) è un attaccante difficile da imbrigliare, la nostra difesa a 3 non è densa di giocatori come quella del Rione, ma i singoli hanno una abilità personale maggiore (2.2, 2.4, 2.6) quindi puntavamo sulla qualità piuttosto che sulla quantità. La scelta opposta era quella dei nostri avversari, che per contrastare il nostro tridente (2.6, 2.0, 2.4) schierava la difesa più folta possibile.

Onestamente contavo molto sul centrocampo, e sulla carta non ci doveva essere storia: un solo giocatore quello che costituiva il centrocampo del Rione (un 1.4) contro i nostri due centrali (2.2 e 2.2). Sulla carta, il pallino del gioco doveva essere completamente in mano nostra; avremmo sofferto le ripartenze di Mariotti, o le incursioni di Prinzi, ma il gioco contavo fosse saldamente in mano nostra.


2) Le sue previsioni sono state confermate o disattese dall'esito dell'incontro?

Indubbiamente disattese. Il possesso di palla è stato alla fine dalle statistiche di 50% per le due formazioni, un dato che non è concepibile, viste le forze in campo. Un dato che non è ancora adesso giustificabile, visto il valore del centrocampo del Rione, che non poteva e non doveva avere voce in capitolo rispetto al nostro. Mi aspettavo conclusioni da parte loro, mi aspettavo una difesa corazzata e ripartenze fulminanti, ma il gioco che sia stato paritario non ci sta. Ecco perchè sono stizzito. E non è la prima volta che accade questo, in tutte le nostre partite precedenti pur avendo vantaggio numerico e di valori a centrocampo, e puntando sul possesso come arma in più rispetto al Rione, le nostre aspettative vengono abbondantemente disattese, i nostri avversari costruiscono tanto quanto noi: la domanda quindi è: con quali giocatori fanno gioco? Con i difensori?


3) Merito del Rione o Demerito del Riallotag?

Indubbiamente merito del Rione. Le occasioni di gioco le hanno avute e le hanno concretizzate, noi ci siamo ritrovati più volte di loro con occasioni vanificate, dai loro difensori o da nostri errori in fase di conclusione o ancora con ultimi passaggi fatti non con la dovuta cautela.

4) 3 su 3: previsione sull'esito del quarto e ultimo incontro tra le due squadre?

Se le cose stanno così mi aspetto una sconfitta anche quando giocheremo in casa nostra. Non credo che il fattore del pubblico di casa sia influente rispetto al problema evidenziato prima. Il nostro cruccio è che dove abbiamo una netta supremazia (a centrocampo appunto) non riusciamo a trasformarla in arma in più. (oppure non è chiaro perchè questo non succeda.. evidentemente il gioco non conta solo il valore effettivo dei giocatori nelle apposite zone del campo, ma ne tiene conto in una misura "minore"", o che personalmente giudico "insufficiente" rispetto a quanto sarebbe opportuno.)


5) Cosa si rimprovera in questa partita?

Sicuramente la tattica: non era previsto l'attacco sulle fasce, ma impostare la formazione sabato sera alle 5 della mattina non aiuta, e l'errore l'abbiamo pagato caro. Avessimo adottato altre scelte forse non saremmo qua a lamentarci...