giovedì 8 novembre 2007

SUPER QUARK - Speciale HT



Continua la rassegna sul magico mondo dimenticato di Hattrick, e andiamo oggi a ricordare un'altra squadra celeberrima, tra quelle che hanno movimentato le discussioni nei sabati pomeriggi connessi all'HT-Live ad insultarsi vicendevolmente.


Era ancora l'era della grande truffa al mercato di Hattrick. Tutti quanti avevano la famigerata "doppia squadra", la squadra ufficiale e la squadra satellite, grazie alla quale effettuare eclatanti guadagni, col semplice trucchetto che consisteva nel vendere ciofeche clamorose di giocatori a prezzi molto elevati dalla squadra principale alla satellite, accrescendo così il patrimonio delle "prime squadre".
Sembrava la truffa perfetta, organizzata com'era con un giro di squadre tale da non destare sospetti, con compraventide incrociate, effettuate da internet point per non alimentare sospetti da "doppio IP".
E invece...
Qualcuno si accorse di tutto, e scattò l'Anno Zero.
L'allora GM Mirddin notò che qualcosa non andava, e così tutte le squadre furono bannate.
Le prime squadre almeno. Alcune squadre satellite furono salvate, e divennero così le uniche squadre con cui poter giocare, in mancanza d'altro.

Alcuni si stufarono e mollarono tutto: vedi il Gioba con la sua Quinsan, o Spe più tardi con gli Scampi Freschi F.C. di Aldo Pettograsso (una sorta di Barba nel gioco).
Anche Guido a quel tempo aveva una squadra, e dal nome dell'utente, dalla provenienza (Puglia) e persino dal nome scelto per il Team si riconosceva il chiaro tocco inconfondibile ed irriverente del suo presidente.
Anche Guido però, dopo questa esperienza di Mirddin vide esaurita la sua voglia di giocare, e la sua squadra fu ceduta al Bossi, che divenne così presidente di due squadre contemporaneamente.
Rosalia e Odio F.C. divennero famosa per le loro finanze allegre, per l'elevato tasso di mercenari, e di giocatori sopra i 26 anni che arrivavano in Puglia e a Verona come se piovesse, rimanendo una stagione al servizio di questa o di quella squadra, e generalmente ripartivano prima di completare una stagione, spesso e volentieri ad un prezzo maggiore di quello a cui erano stati acquistati precedentemente.
In questa maniera il patrimonio delle due squadre era sempre in attivo, sempre disponibile per nuovi "colpi" di mercato, sempre attento alle aste che andavano a ribasso rispetto ai costi medi, sempre pronto ad essere investito in nuovi astri nascenti del calcio mondiale, o più verosimilmente in altri mercenari datati ma acquistati e rivenduti immediatamente con l'ottica di "una partita e poi a casa!".
Non esisteva un filo conduttore nella politica degli acquisti del Bossi. In una settimana arrivavano alla sua corte buoni giocatori pagati 600.000€, e contemporaneamente ciofeche clamorose da 580 di tsi, ottimi magazzinieri o spazzini probabilmente, ma tutto questo andava bene purchè i soldi virtuali non stanziassero sotto al materasso, ma fossero costantemente in movimento, a fruttare interessi dai surplus di acquisti-cessioni, a tenere vivo il mercato globale di HT.

Memorabile per rosalita la sua eterna permanenza in VI serie, ricordiamo una classifica della Stagione 29 in cui Rosalia andò clamorosamente vicino a poter lasciare l'agognata VI serie. Celebri le sfide con Los Crudos e con A.C. Carioca, di cui tanto si parlava all'Alter, bevendoci sopra ettolitri di Long Island per dimenticare le cocenti delusioni delle sconfitte.
Analogo destino era quello di Odio F.C., confinata in serie VI.1021 a causa di un impari confronto con Villareal un anno, con Grifo quello dopo, con Brother l'anno dopo ancora, squadre che scendevano direttamente dalla V serie e che erano troppo forti anche per il Bossi e il suo esercito di Mercenari e Lanzichenecchi. Magra consolazione: essere più forte del Barba, come la sfida giocata ad Amsterdam e vinta dal Bossi 5-0 contro il ciccione ha definitivamente decretato.


Riportiamo la rosa di Odio F.C, giocatori privi di un attaccamento alla maglia perchè cambiati ad ogni stagione secondo le più ferree e rigide regole della finanza e del mercato, gelidi personaggi senza cuore che giocavano solo per onorare il contratto che li legava ad Odio, e che giocavano con Odio appunto, come il Bossi voleva. Questo è il motivo fondamentale per cui di un intera rosa pochi siano i giocatori rappresentativi e degni di nota, o tali da poter essere ricordati.
Tra quei pochi ricordiamo Ovidiu Pricop o Kalmo Seen, unici baluardi invariati in una squadra sempre in continuo rinnovamento, o Corrado Bulgarelli, forse unico ad essere nato e cresciuto dal Bossi, ma che inesorabilmente all'apice del suo valore economico e del suo rendimento era stato ceduto per far posto ad un altro giocatore meno legato ai colori bianco-verdi di Odio F.C.
Perchè in Hattrick non c'è spazio per i sentimenti: solo logica spietata e finanza ferrea.


Attualmente Bulgarelli piange lacrime amare militando nel Longobarda A.C, e ogni anno al 31 ottobre si reca al cimitero dove è stata posta la lapide in memoria di Odio F.C. e vi rende omaggio.

Ma non è l'unico a rendere omaggio alla memoria di Odio F.C.

Anche i familiari dei giocatori che hanno militato nella squadra nel suo ultimo anno di leale attività agonistica ogni anno, all'anniversario della strage ad opera di GM-Tarzan1 si recano in Puglia, dove il comune di Molfetta ha posto nella sua piazza principale una lapide in memoria di tutti i giocatori che hanno militato nelle fila di Odio F.C. e di Rosalia.

E' grazie a questi gesti che, nonostante non esistano più, queste due squadre rimarranno in eterno nel ricordo imperituro di tutti quelli che hanno voluto loro bene.

Quelle 4 persone, almeno:
il Bossi, il giardiniere, un magazziniere precario e la signora che abitava di fronte allo stadio di Rosalia. No, non quella del secondo piano! Quella del terzo, quella con le chiavi del cancello. Ah, come...? E' morta?

Quelle 3 persone, allora.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ottimo greg sei il migliore......
ave

Anonimo ha detto...

Dall'ultima foto si evince come anche il Ministro Giovanna Melandri si sia recata al monumento...Bei momenti

U.D. Riallotag ha detto...

Si, e dietro la Melandri si riconosce chiaramente anche il sosia ufficiale di Gaucci.

C'erano proprio tutti insomma.